Storico e pubblicista russo. Figlio di un servo della gleba, riuscì a
frequentare l'università di Mosca, dove si laureò nel 1825. L'anno
successivo ottenne la cattedra di Storia russa nell'ateneo, mantenendola fino al
1844. Divenne uno dei massimi esponenti del movimento slavofilo, sostenendo
l'originalità dello spirito russo e l'autonomia delle nazionalità
slave, fino a dare appoggio, nella sua attività di pubblicista, ai
movimenti nazionalistici slavi nei Balcani e in Austria-Ungheria. Fra il 1827 e
il 1830 diresse il "Moskovskij vestnik" (Messaggero moscovita); nel
1841 fondò la rivista "Moskvitjanin" (Il Moscovita), organo
della propaganda filoslava russa. Fu autore di racconti che riflettevano la vita
sociale russa. Tra le sue opere storiche si ricordano:
Le origini della
Russia antica (1825),
Ricerche, considerazioni e lezioni sulla storia
russa (1846-57),
Storia dell'antica Russia fino alla dominazione
mongola (1871),
Scritti e note storico-politiche durante la guerra di
Crimea (1874). Opere di narrativa sono i racconti:
Il povero, Nera
impotenza, La fidanzata alla fiera, pubblicati nel 1832 (Mosca
1800-1875).